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Unconventional Fit

Ipotensione ortostatica: di cosa si stratta?

L’ipotensione ortostatica è una riduzione significativa della pressione arteriosa quando si passa dalla posizione seduta o sdraiata a quella eretta.

Il calo pressorio dovrebbe essere significativo: almeno 20 mm/hg per la pressione massima o diastolica e 10 mm/hg per quella minima o diastolica. Per parlare di ipotensione questa condizione dovrebbe permanere per almeno 3 minuti.

La pressione ottimale è 120 mm/hg per la sistolica  e  80 mm/hg per quella diastolica.

Le cause di questo disturbo posso essere molteplici ed è molto importante escludere con il proprio medico se ci sono condizioni patologiche che richiedono un intervento specialistico.

In molti casi, questa è imputabile a stati benigni quali disidratazione  e/o eccessiva vasodilatazione del sistema venoso che posso migliorare con alcuni consigli pratici.

Cosa succede quando ci alziamo?

Quando ci alziamo, il sangue tende a defluire verso il basso aumentando la capacitanza venosa nei vasi, accumulando sangue nelle gambe e del tronco.  Se il meccanismo di compensazione non è efficiente ed immediato, diminuisce il ritorno di sangue venoso al cuore e si verifica un brusco calo della pressione arteriosa.

Questo disturbo è molto frequente negli anziani e nelle donne e viene esacerbato durante i periodi di caldo.

Quali sono i sintomi?

I sintomi principali sono riconducibili ad uno scarso apporto di sangue al cervello che non riceve ossigeno a sufficienza. Questo provoca una risposta automatica e riflessa nel tentativo di ripristinarne la corretta perfusione di sangue.

I sintomi principali sono:

  • Stordimento
  • Vertigini
  • Debolezza
  • Mal di testa
  • Sensazione di svenimento
  • Palpitazioni
  • Nausea
  • Estremità fredde

Contrastare l’ ipotensione ortostatica: consigli pratici

Il trattamento non farmacologico dell’ipotensione ortostatica consiste nel riconoscerne i sintomi ed evitare comportamenti in grado di peggiorare la tolleranza alla capacità di stare in piedi.

Bere boli d’acqua

L’ingestione di 2 bicchieri di acqua fresca (circa 500 ml) in breve tempo, aiuta ad espandere il volume del sangue. Questo provocherebbe l’ aumento della pressione sistolica di circa 20 mm/hg per almeno 2 ore. Tale fenomeno  sarebbe mediato in parte dalla noradrenalina, un neurotrasmettitore del sistema nervoso.

Questa tecnica potrebbe  essere impiegata quando si ipotizza di trascorrere molto tempo in piedi, come nei lunghi pomeriggi  trascorsi a fare shopping oppure prima di una sessione di allenamento in ambienti caldi e umidi.

Contrazioni muscolari isometriche

Contrarre i muscoli delle gambe per almeno 30 secondi riduce la capacitanza venosa e facilita il ritorno venoso del sangue al cuore. Questo suggerimento può essere adottato in situazioni in cui, per svariati motivi, si è costretti a stare fermi in piedi.

La coda fuori dai camerini vi dice qualcosa?

  • Alzati in punta di piedi
  • Incrocia le gambe e contrai per 30”
  • Marcia sul posto
Comportamenti da evitare

Conoscere le cause e i meccanismi che favoriscono un abbassamento della pressione è molto importante per la prevenzione.

Ecco cosa dovresti evitare di fare:

  • Alzarti rapidamente dopo essere stato seduti a lungo.
  • Stare in piedi immobile: hai presente quando le guardie crollano rovinosamente in terra senza nessun motivo apparente? Stare in piedi a lungo senza muoversi riduce il ritorno venoso di sangue al cuore, questo può provocare svenimenti improvvisi. Lo sanno bene le guardie Inglesi che  marciano ad intervalli regolari durante il loro servizio al Palazzo Reale.
  • Consumare bevande alcoliche: l’alcool induce vasodilatazione e disidratazione.
  • Consumare pasti molto abbondanti a base di carboidrati: Un pasto molto abbondante aumenta la richiesta di sangue da parte del sistema digerente che lo sottrae dunque alla circolazione sistemica. Sono consigliati dei pasti leggeri e distribuiti durante la giornata.
  • Esporti i al calore: evitare di fare delle docce molto calde o esporti al sole nei momenti più caldi della giornata
Esercizio fisico

Praticare esercizio fisico migliora la tolleranza all’ortostatismo e riduce la stasi venosa. Sono consigliate attività isotoniche che coinvolgono i muscoli inferiore. Lo Squat anche in questo caso si rivela un valido esercizio nel migliorare il ritorno venoso.

Le attività aerobiche cicliche,  come il nuoto o la bike reclinata, sono consigliate in coloro che soffrono di ipotensione ortostatica.

Idratazione: acqua e sale

Il concetto chiave è prevenire la disidratazione attraverso una corretta idratazione. Le indicazioni sono semplici: bere 1,5 – 2,5 litri di acqua al giorno.

Anche l’apporto di sodio dovrebbe essere leggermente aumentato per non diluire troppo il plasma ed evitare una eccessiva diuresi. Questo lo si può fare aggiungendo un pizzico di sale integrale e spremendo mezzo limone in una bottiglia d’acqua. In questo modo otterrai una bevanda isotonica “home made”.

Riferimenti

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