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Unconventional Fit

Un pasto libero e diverso dalla routine viene chiamato sgarro, per chi preferisce usare la terminologia inglese, invece, lo assocerà al termine cheat meal.

Solitamente viene consumato nel fine settimana, momento in cui si hanno molte più relazioni sociali: la pizzata con gli amici, l’aperitivo con i colleghi sono solamente alcuni esempi di come si intende il pasto libero.

Sgarro è il termine giusto per definire un pasto libero?

Il termine sgarro, dà una connotazione negativa al pasto. Infatti, se lo chiamiamo in questo modo è facile che venga  inteso come qualcosa di proibito, qualcosa che stai facendo ma che non dovresti fare.

L’esperienza sarà probabilmente negativa e finito il  pasto è probabile che i sensi si colpa si facciano sentire. In alcuni casi, è possibile che si provi  anche un senso di fallimento in quanto il pasto viene visto come una mancata aderenza al piano; perché non era previsto dalla tua dieta e perché non sei stato in grado di resistergli.

Il significato del pasto libero

Un pasto libero e diverso dalla  propria routine ha una funzione psicologica: attivare  i circuiti di ricompensa cerebrale e soddisfare quello che in gergo chiamiamo “voglie”

Un singolo pasto difficilmente avrà la capacità di agire come una ricarica di nutrienti.

Con ricarica si intende il ripristino di alcune scorte che durante una dieta possono essere svuotate. L’esempio più appropriato è rappresentato dalle scorte di glicogeno.

Queste vengono ridotte significativamente durante una dieta ipocalorica e la velocità con cui questo avviene dipende  prevalentemente da due fattori: il tipo di dieta e la quantità di esercizio fisico praticato. Assumere quindi un surplus di carboidrati in questo caso potrebbe essere utile per andare a ripristinare tali scorte.

A cosa serve il pasto libero

Nella dieta di tutti i giorni è svantaggioso consumare cibi molto appetibili e densi di energia.

Questa categoria di cibi che include anche il junk food contiene un mix di carboidrati, grassi, sale e zucchero. La combinazione di questi elementi rende l’alimento molto appetibile e diventa davvero difficile sapergli resistere.

Inoltre, tali  alimenti hanno una densità calorica elevata, ovvero forniscono tanta energia in poco volume di alimento.

Un esempio è rappresentato da pizza, biscotti e gelati torte.

Questi alimenti apportano una quantità elevata di energia in un volume ridotto e difficilmente riescono a renderti sazio , se non a patto di consumarne una quantità elevata.

Se fino adora ti abbiamo detto che il pasto libero sarebbe meglio non definirlo sgarro, ora ti confessiamo un’ altra cosa. Non solo il pasto libero ha la capacità di farti stare meglio attivando i circuiti di ricompensa, ma può aiutarti a prevenire sgarri ed abbuffate se sapientemente inserito in un contesto di alimentazione consapevole.

Interessante, non credi?

Ora ti starai chiedendo come gestire i tuoi pasti liberi e come questi dovrebbero essere composti.

La risposta è semplice. Il pasto libero deve essere libero.

Nessuno può sapere meglio di te cosa mangiare, perché le voglie sono personali e possono cambiare durante il corso dei giorni o delle settimane.

Ovviamente, questo dovrebbe essere fatto usando il buon senso. Il pasto libero ha la funzione di soddisfare qualche voglia ma non è certo una scusa per fare delle abbuffate senza controllo.

Probabilmente ti starai chiedendo: “Posso mangiare quello che voglio, quanto voglio, ma come faccio a controllarmi?” Seguimi

La fame sensorio specifica

La fame sensorio specifica è quel meccanismo che ti permette di mangiare il dolce quando pensi di essere pieno. Nonostante ti senza sazio, lo sei solamente nei confronti di alcuni sapori.

Hai raggiunto la sazietà per alcuni sapori mentre altri ti invoglieranno ad andare avanti a mangiare. Ecco che ordini il tiramisù dopo un giro pizza. Per il dolce c’è sempre spazio!

Questi meccanismi suggeriscono diverse cose e ci forniscono alcuni spunti di riflessione. Nel pasto libero sarebbe bene includere alimenti diversi da  quelli che mangi solitamente. Scegli ciò che più ti appaga. Fermati un istante e senti di cosa hai davvero voglia.

Conoscere bene i propri gusti è molto importante. Questo ti permette di rifiutare cortesemente alimenti che fino ad oggi ha mangiato solo perché ti venivano offerti, oppure perché ti capitavano davanti durante il momento in cui hai deciso di fare un pasto libero.

Essere consapevole dei propri gusti significa avere in mente quali alimenti riescono ad evocare piacere, renderti sazio ed appagato.

Ne prossimo articolo vedremo alcune strategie utili per organizzare ed ottimizzare i tuoi pasti liberi

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